In occasione della X Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, cogliendo l’invito dell’UNPLI, rivolto a tutte le Pro Loco associate, di organizzare un’iniziativa legata alla salvaguardia dei dialetti e delle lingue locali, Pro Loco Briatico ha organizzato e proposto il suo contest dal titolo “Senti chi ti cuntu“. L’iniziativa ha previsto la realizzazione di un video comprendente tutti i contributi pervenuti entro il 14 gennaio 2022. Nonostante le difficoltà derivanti dalla situazione sanitaria che ha imposto la modalità ‘digitale’ la quale, di conseguenza, ha potuto scoraggiare chi con la tecnologia non ha tanta dimestichezza, la partecipazione è andata oltre ogni più rosea previsione a conferma del fatto che la questione dialettale e la trasmissione di quelle che sono le tradizioni orali delle nostre comunità è ancora molto sentita. Nonostante la sua fragilità, il patrimonio culturale immateriale è un fattore importante nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla crescente globalizzazione. Comprendere il patrimonio culturale immateriale delle diverse comunità favorisce il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco tra diverse forme di vita. L’importanza del patrimonio culturale immateriale non è la manifestazione culturale in sé, ma piuttosto la ricchezza di conoscenze e abilità che viene trasmessa tra generazioni attraverso esso. La Conferenza generale dell’UNESCO ha adottato nel 2003, durante i lavori della 32ª Sessione, la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dall’Italia il 30 ottobre 2007.

Ai sensi della Convenzione UNESCO del 2003 “il patrimonio culturale immateriale” è:

  • Tradizionalecontemporaneo e allo stesso tempo vivente: il patrimonio culturale immateriale non rappresenta solo le tradizioni ereditate del passato, ma anche le pratiche rurali e urbane contemporanee a cui prendono parte diversi gruppi culturali;
  • Inclusivo: possiamo condividere espressioni di patrimonio culturale immateriale simili a quelle praticate da altri, contribuendo alla coesione sociale, incoraggiando il senso di identità e responsabilità che aiuta le persone a sentirsi parte di una o diverse comunità e della società in generale;
  • Rappresentativo: il patrimonio culturale immateriale non è meramente valutato come bene culturale su base comparativa, per la sua esclusività o il suo valore eccezionale, piuttosto esso si genera a partire dalle comunità e dipende da coloro la cui conoscenza delle tradizioni, delle competenze e dei costumi viene trasmessa tra generazioni e al resto della propria o di altre comunità;
  • Basato sulla comunità: il patrimonio culturale immateriale può essere definito “patrimonio” solo quando è riconosciuto come tale dalle comunità, dai gruppi o dagli individui che lo creano, lo mantengono e lo trasmettono – senza il loro riconoscimento, nessun altro può decidere che una determinata espressione o pratica sia parte della propria eredità.